AWS ha finalmente aperto la sua Region in Italia (Milano), nome in codice eu-south-1, che conta ben tre data center (eu-south-1a, eu-south-1b, eu-south-1c) che si aggiungono alle cinque edge location già presenti da qualche anno sul nostro territorio. Aziende ed utenti italiani potranno adesso godere di migliori performance in termini di banda e latenza per tutti i servizi che sfruttano il cloud computing di AWS. In questo articolo parleremo di VOIP, Gaming e Streaming e di come la nuova region AWS Milano può migliorarne le prestazioni.
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“Amazon Web Services (AWS) annuncia la disponibilità immediata della regione AWS Europa (Milano), prima regione in Italia lanciata da un provider di cloud principale”.
Con queste parole si apre il comunicato che annuncia l’apertura della region AWS Milano, pubblicato il 27 aprile scorso sul blog ufficiale di AWS. Nel comunicato scopriamo anche che la Region comprende tre zone di disponibilità, il che la rende idonea ai requisiti di ridondanza previsti dalla maggior parte dei servizi AWS. Questa nuova apertura porta il colosso del cloud ad avere un totale di 76 zone di disponibilità distribuite in 24 aree geografiche nel mondo.
“Abbiamo deciso di venire in Italia anche su spinta dei clienti stessi. Ci sono diverse motivazioni per cui abbiamo deciso di costruire il data center. La prima sembra una cosa irrazionale, ma i nostri utenti avevano bisogno di sentire Amazon Web Services più vicina. È un fattore psicologico, le persone si sentono più a loro agio se sanno che i loro dati non sono archiviati lontano”.
-Miguel Alava, managing director di Amazon Web Services
Secondo Miguel Alava, sono tre i motivi che avrebbero spinto l’azienda ad installare un data center nel Belpaese.
Concentriamoci su quest’ultimo motivo e vediamo cos’è la latenza e perché è importante per le nostre applicazioni.
Introduciamo il concetto di latenza riportando la definizione data da Wikipedia:
“La latenza (o tempo di latenza, in inglese latency), in informatica e telecomunicazioni, indica in un sistema di elaborazione dati e o di telecomunicazioni, l’intervallo di tempo che intercorre fra il momento in cui viene inviato l’input/segnale al sistema e il momento in cui è disponibile il suo output. In altre parole, la latenza non è altro che una misura della velocità di risposta di un sistema”.
Si tratta dunque di una misura che calcola la velocità con cui due sistemi (ad esempio un PC ed un server) riescono a comunicare tra di loro tramite internet. La latenza viene misurata in millisecondi, ed è possibile misurarla utilizzando ad esempio il programma “ping” dal prompt dei comandi di Windows o da qualunque altro sistema operativo.
In questo esempio ho misurato la latenza tra il mio computer ed il motore di ricerca Google, che si attesta mediamente a 34 millisecondi. In sintesi, più due sistemi sono distanti e più sarà alta la latenza, perché il segnale dovrà percorrere tanta più strada quanta più è la distanza che li separa.
Un esempio particolarmente efficace nel mostrare l’impatto positivo di una bassa latenza lo troviamo nel video che segue, in cui possiamo vedere alcuni musicisti suonare contemporaneamente da Londra, Bristol e Birmingham come se si trovassero sullo stesso palco. Questa esperienza “quasi dal vivo” è possibile grazie ai bassi livelli di latenza ottenuti dalla convergenza di 5G e fibra ottica.
Ma quali sono gli ambiti in cui è cruciale avere una bassa latenza?
Esistono alcuni casi in cui una bassa latenza è di fondamentale importanza perché influisce direttamente sulla user experience del servizio che utilizziamo: chiamate VOIP e Gaming sono i casi più comuni. Vediamo perché.
Skype, Meet, Amazon Chime ed altri strumenti di Smart Working sfruttano il protocollo VOIP (Voice-over-Internet-Protocol). In altre parole, il segnale voce passa in forma di pacchetti tramite la rete internet.
Capita spesso di sovrapporsi durante una chiamata Skype, molto meno spesso in una conversazione faccia a faccia. Ma perché succede? Perché un alto livello di latenza impedisce alla nostra voce di arrivare “nel momento giusto”, così come farebbe nelle conversazioni dal vivo, generando così confusione nel turn-taking dei parlanti. Un basso livello di latenza rende invece la comunicazione VOIP molto più fluida e simile ad una discussione faccia a faccia, o come nel video sopra, permette ai musicisti di suonare insieme da città diverse.
Un altro importante settore in cui è importante avere una latenza bassa è il Gaming. Il termine “laggare” è ormai entrato di diritto nel nostro vocabolario come un prestito linguistico, e deriva dal termine inglese “lag” che vuol dire “ritardo”.
Basti pensare che “lag” può anche coincidere con “latency gap” per capire che si tratta di questioni strettamente collegate. Immaginiamo di aprire un gioco online in cui più giocatori sono presenti all’interno di una stessa stanza virtuale. Una connessione con una latenza alta ci farà vedere gli altri giocatori “teletrasportarsi” da un punto ad un altro improvvisamente. E non in virtù di qualche super potere, ma a causa del ritardo con cui la nostra connessione segue i movimenti degli altri giocatori nella mappa virtuale. Oltre al fenomeno del “teletrasporto”, questo simpatico video ci mostra i più comuni effetti del lag evidenziando il ritardo tra la nostra azione e la reazione del gioco in una parodia della vita reale.
Si può dire quindi che la latenza è tanto più importante quanto più il servizio che usiamo serve a simulare aspetti della vita offline, in cui non ci aspettiamo ritardi ed in cui quei pochi millisecondi fanno la differenza.
In altri casi, la vicinanza fisica di un data center comporta una maggiore stabilità e qualità del servizio perché permette di usufruire di una larghezza di banda maggiore. Come si evince dallo schema utilizzato per introdurre il concetto di latenza, la larghezza di banda viene influenzata dalla quantità di nodi che un segnale deve attraversare per arrivare al destinatario. Il caso più comune in questo senso è sicuramente lo Streaming, servizio a cui siamo ormai molto affezionati.
Lo Streaming è la trasmissione continua di un file audio/video da un server ad un client, ad esempio il nostro PC o una Smart TV. Il file in questione rimane però nella memoria del server, che ne invia solo pochi pacchetti alla volta al nostro dispositivo, permettendoci di riprodurre il contenuto come se lo avessimo per intero nella nostra memoria.
La distanza fisica tra il nostro client ed il server in cui è contenuto il file audio/video fa una grande differenza. Se ci trovassimo a Milano e volessimo riprodurre un video che sta su un server negli USA, il file dovrebbe percorrere più di seimila chilometri per arrivare a destinazione, con maggiori possibilità di trovare “traffico”, ovvero intasamenti della rete. Anche i file quindi odiano rimanere bloccati nel traffico! Al contrario, se ci trovassimo a Milano e volessimo riprodurre un video che sta su un server della region AWS Milano, saremmo a chilometro zero, con molte meno probabilità di trovare “confusione” e quindi una maggiore larghezza di banda ed una riproduzione senza interruzioni.
Con l’apertura della region AWS Milano i nostri servizi web potranno godere di prestazioni migliori sia in termini di latenza che di banda, permettendoci di avere un’esperienza molto più coinvolgente ed efficace. Le aziende che si affidano a soluzioni di collaborazione per comunicare internamente e con i clienti potranno sperimentare videoconferenze e presentazioni senza interruzioni; chi opera nel campo del gaming godrà di prestazioni sensibilmente migliori e potrà offrire ai propri utenti un’esperienza molto più reattiva; chi offre servizi in streaming potrà usufruire di una piattaforma che permette ai propri utenti di avere un’esperienza fluida e senza interruzioni.
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Angelo Lombardo